Continuiamo il nostro appuntamento mensile dedicato alla scoperta dei luoghi e dei borghi della stupenda regione Marche: oggi ci rechiamo nella “giovane” provincia di Fermo e vi parliamo proprio della città che dona il nome a quest’area.
ORIGINI
Come gran parte dei centri abitati e città del sud delle Marche, anche Fermo ha origine in periodo pre-romano: diversi scavi archeologici hanno infatti individuato reperti risalenti al periodo precedente agli etruschi (IX-VIII secolo a.C.) tant’è che gli studiosi pensano al periodo villanoviano come epoca di fondazione.
Alle origini del nome potrebbe però esserci il periodo latino: quando venne fondata nel 264 a.C. la colonia assunse il nome di Firmum Picenum, con chiaro riferimento al popolo dei piceni che qui risiedeva (ne abbiamo già parlato nell’articolo dedicato ad Ascoli e potete leggerlo qui) unito alla parola latina Firmus ovvero “fedele”.
LA STORIA DELLA PROVINCIA FERMANA
Gli abitanti della provincia e della città vanno molto fieri – e a ragione – della propria “indipendenza”: già nel 1584, Papa Sisto V riconosceva Fermo come capoluogo della Marca Fermana, un’ampia area che si estendeva dal fiume Musone fino a Vasto (oggi in Abruzzo) e dagli Appennini fino al Mare.
Questa denominazione, la “fermana”, permane fino alla metà del novecento, anche se la marca fermana di fatto viene soppressa nel 1860 con un decreto legge del governo Cavour. È però nel 2004, che la provincia di Fermo e il suo capoluogo vengono nuovamente riconosciuti e regolati con la legge parlamentare 147/2004.
IL TERRITORIO E LA CITTÀ
Chi visita Fermo e il territorio circostante, non può non rimanere meravigliato dinnanzi alla bellezza di questo paesaggio collinare, con vista sui monti Sibillini a ovest e sul mare Adriatico a est.
La città medioevale, rimasta pressoché invariata nel corso dei secoli, sorge su un colle di formazione arenacea e proprio per questa sua conformazione viene chiamato Sabulo (dal latino Sablum, ovvero sabbia); e viene delimitata naturalmente a sud dal fosso San Biagio, crinale che dona emozioni forti per panorama ed altezza, e a nord dal corso del fiume Tenna.
Chi vuole perdersi nei vicoli di questo bellissimo borgo medioevale, potrà percepire la storia ad ogni passo: la può sentire nel ticchettio lento e delicato delle gocce d’acqua che cadono dalle volte delle cisterne romane, che si trova lungo la stradina che risale in cima al colle e porta all’interno del centro storico e tutt’oggi ancora visitabili perché conservate in maniera egregia.
La si può percepire proseguendo per quella stradina del centro storico, ed entrando nella chiesa storica di San Michele Arcangelo oppure nel Museo Archeologico, entrambi luoghi dove sono conservate le testimonianze storiche di questo passato armonioso e antico.
La si può anche ammirare, una volta arrivati nel punto panoramico della citta, il piazzale del Girfalco, spaziando sulla marca fermana e sul panorama che circonda Fermo; e lo si può ammirare anche nella bianca Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, in stile gotico che spicca in questo piazzale, con il suo prospetto asimmetrico.
Lo si può gustare e sentire nel mormorio delle persone che passeggiano lungo gli archi della stretta piazza del Popolo, con i loro baretti e locali perfetti per un aperitivo o con i negozietti che accompagnano all’antico Palazzo dei Priori, oggi sede del polo museale della città.
Ma non vogliamo mica togliervi il divertimento di scoprire tutte le bellezze di Fermo!
LA TRADIZIONE
Non può certamente mancare un paragrafo che parli degli eventi e delle manifestazioni tradizionali di questa cittadina!
La ricorrenza di maggior rilievo è senz’ombra di dubbio il Palio o Cavalcata dell’Assunta, rievocazione storica che si svolge ogni anno il 15 d’agosto, in concomitanza con la celebrazione della festa religiosa dell’Assunzione.
Come in un palio medioevale (o il più famoso Palio di Siena), la manifestazione si svolge in una cavalcata che vede sfidarsi le varie contrade della città e della zona.
Basata su fonti scritte, ad oggi è la più antica d’Italia: in un documento datato 1182, si legge infatti che i castelli asserviti a Fermo, Monterubbiano, Cuccure e Montotto, ribadivano il loro impegno a portare a Fermo un Palio ogni anno, in occasione delle festività dedicate alla Vergine Assunta in cielo. In testa alla sfilata vi era Castel San Giorgio (Porto San Giorgio) per il suo ruolo chiave nella difesa di Fermo. La Cavalcata aveva dunque una valenza non solo religiosa ma al tempo stesso politica.
Se volete saperne di più, questo è il sito ufficiale della manifestazione.
Fermo, come la regione Marche, è tutta da scoprire, da gustare e da vivere: con “tipicità a Fermo”, laboratorio di promozione e marketing territoriale, innovativo e partecipativo, in grado di catalizzare l’attenzione ed allacciare relazioni in campo nazionale ed internazionale; potrete conoscere le varie realtà dei produttori del territorio ed assaggiare i loro squisiti prodotti artigianali; potrete ascoltare le grandi aziende del settore che raccontano i loro successi e le previsioni per il futuro e per la nostra regione.
Eccovi il sito dedicato a Tipicità.
La storia e il sapore sono qui che vi aspettano: fate un salto a Fermo!
Curiosità: lo sapevate che il gruppo indie Offlaga Disco Pax ha dedicato una canzone alla città e al vicino Lago di Pilato? Ascolate “Fermo!” mentre leggete questo articolo!
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