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BRODETTO FANESE: la ricetta della tradizione


Lo abbiamo già detto in questo nostro blog, che le Marche sono una regione “al plurale”. Oggi vogliamo ribadire il concetto parlandovi della pluralità di sapori.


Torniamo a Fano (PU), di cui vi abbiamo già parlato in occasione del Carnevale (se ancora non avete letto l’articolo dedicato, lo potete trovare qui), e vi raccontiamo di uno dei piatti della tradizione e della storia di questa città: il Brodetto di Pesce alla Fanese o – più semplicemente – Brodetto Fanese.


COME NASCE IL BRODETTO?

Beh, le origini di questo piatto si perdono nella notte dei tempi, ma una cosa è certa: il brodetto fanese nasce in mare, sulle barche dei pescatori.


È infatti un piatto “povero”, preparato con ciò il mare ha da offrire in giornata, unita al condimento e ai sapori di altri cibi non deperibili (o a lunga conservazione) come la conserva di pomodoro.


I pescatori, che per gran parte della settimana si trovano a largo, dovevano dunque rimediare un pasto con ciò che avevano a disposizione, utilizzando ciò che non si sarebbe potuto vendere (pesci di piccola taglia o “brutti”) e che sarebbe stato un peccato buttare.


È la grassia de crist!” direbbero i portolotti!


LA RICETTA

Qui, cari lettori, entriamo in un terreno delicato… delicatissimo! Ogni famiglia, ogni peschereccio e ogni chef dei ristoranti di pesce di Fano, ha la sua personale ricetta.


C’è chi usa la conserva, chi il concentrato, chi tutti e due; chi ci mette vongole e cozze, e chi – fedele alla tradizione – evita i molluschi, perché a largo non si sarebbero pescati, prediligendo altri pesci.


Comunque sia, se volete cimentarvi con questa ricetta, il consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di usare il pescato del giorno, stagionale e di zona: si tratta di un piatto povero, realizzato con quello che l’Adriatico ha da offrire.


Ecco a voi gli ingredienti:


  • 2 kg di pesce pulito (mazzole, rana pescatrice, gattuccio, tracina, razza, boccaincava, pesce san pietro, canocchie, seppie, scorfano)

  • 0,25l di olio extravergine d’oliva

  • 6 cucchiai di aceto di vino

  • 2 bicchieri di acqua

  • 1 tubetto di concentrato di pomodoro

  • 1/4 di cipolla

  • 1 spicchio d’aglio

  • una generosa quantità di pepe macinato al momento, sale q.b.


Una volta eviscerato e pulito il pesce, fate soffriggere, in olio extravergine d’oliva, la cipolla e l’aglio tritati in una casseruola bassa e larga (circa cm 40 di diametro); per poi diluire il concentrato di pomodoro in acqua e aceto e aggiungerlo al soffritto.


Appena ripreso il bollore, aggiungete le seppie e poi gli altri pesci, eccetto le canocchie, in sequenza iniziando da quelli più grossi, salate, pepate e fate cuocere per 20-25 minuti.

Gli ultimi 5 minuti aggiungete le canocchie e servire ben caldo.


Per rendere tutto ancor più sfizioso potete servire con delle fette di pane abbrustolito.


Se preferite invece un tutorial dove potete vedere la ricetta passo passo, vi lasciamo nelle mani del divertentissimo “chef” Fiorenzo Giammattei, che nel programma “Casa Fiorenzo” della TV locale Fano Tv, ha saputo trasmettere al meglio questa ricetta.




IL FESTIVAL DEL BRODETTO

Questo piatto è talmente sentito e celebrato nella città della fortuna, che gli è pure stato dedicato un festival.


Arrivato alla sua XIX edizione, il festival si tiene quasi sempre nella prima settimana di luglio e trasforma il Lido, la Sassonia e il centro storico di Fano, in un ristorante a cielo aperto, con stand, espositori e chioschetti dove poter gustare le vari versioni del brodetto.


Ma non solo: è possibile raccogliersi nel “Palabrodetto” allestito nel padiglione del Lido, per assistere ai cooking show legati alla ricetta; oppure partecipare ai vari talk allestiti nel palco-cavea sempre al Lido di Fano.


Per saperne di più e restare sempre aggiornati, visitate il sito ufficiale.



DOVE MANGIARE IL BRODETTO?

I ristorantini di pesce sono un po’ sparsi per tutta Fano, ma solo alcuni possono vantare un certo livello di tradizione e di storia.


Primo tra tutti è sicuramente la Quinta, trattoria storica della città, situata proprio a ridosso del porto: il giovedì il brodetto è un appuntamento fisso!


Altra “cintura nera di brodetto” è il ristorante il Galeone, che tutti gli anni si fa valere e fa valere la sua ricetta al festival del brodetto. Occhio però: se volete il brodetto, dovrete prenotarlo con un certo anticipo.


A tenere alta la tradizione del brodetto sono anche i ristoranti La taverna dei pescatori e Il ristorantino da Santin, entrambi con un’esperienza decennale in fatto di pesce e brodetto.


Potremmo elencarci tantissimi altri locali, ma verrebbe fuori un articolo lunghissimo e poi perdereste il gusto della scoperta, no? Allora, avete già l’acquolina in bocca? Venite a Fano, nelle Marche, per gustarvi del buon brodetto fanese.


Attenzione però! Se sentite un fanese dirvi che ve da el brudet, con aria minacciosa, stategli alla larga: è un modo di dire cittadino per promettersi percosse, non certo un gustosissimo piatto di pesce.

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